martedì 13 maggio 2008

Il ciliegio

- Nome scentifico: Prunus avium;
- Famiglia: Rosaceae;
La pianta raggiunge l'altezza di 20-25 m, ha un tronco robusto, con corteccia grigio scura, dalle caratteristiche striature trasversali. I rami giovani sono ricoperti da corteccia liscia con lenticchie molto evidenti. Le foglie sono alterne ovato- allungate seghettate; i fiori sono bianchi, ermafroditi, a cinque petali, riuniti in gruppi da uno a sei, i frutti (ciliegie) sono drupe globose di varia lunghezza di colore rosso più o meno scuro o anche giallo e variamente sfumate di rosso con un lungo picciolo. In Italia se ne distinguono due sottosprcie coltivate:
- la duracina, che danno ciliegie a polpa soda;
- la juliana, dalla qualle provengono quelle con frutti a polpa tenera.
In Italia la coltivazione delle ciliegie è diffusa principalmente in Campania, Emilia-Romagna, Vaneto e Piemonte. Le ciliegie si possono consumare fresche, in marmellata e sotto spiritto. Il legno del ciliegio ha particolari caratteristiche di tenacità e durezza per questo trova buon impiego nella fabbricazione di mobili.
Descrizione.
Pianta di origini asiatiche, diffusa in europa fin dai tempi antichi, il ciliegio si può dividere essenzialmente in due specie diverse:
- il ciliegio a frutto dolce;
- il ciliegio a frutto acido.
Il ciliegio dolce a sua volta si distingue in due categorie:
- le duracine dette anche duroni, sono piante di notevole sviluppo che possono raggiungere anche i 20m d'altezza;
- le tenerine sono piante di dimensioni più riditte e con una crescita più lentta.
Hanno entrambe foglie grandi e ovali, i fiori sono generalmente bianchi. Nelle duracine, i frutti hanno la polpa dura e croccante che può essere, secondo la varietà, bianca, rossa o nerastra.
Le tenerine invece hanno la polpa molle e molto succosa solitamente rossa o nera. Il ciliegio acido si distingue anche per altri caratteri in tre diverse categorie:
- le amarene;
- le visciole;
- le marasche.
Le amarene sono piante di scarso sviluppo con rami pendenti e foglie piccole, i frutti sono di color rosso intenso con polpa e succo chiari. Le amarene sono usate per la produzione di succhi e sciroppi. Le visciole hanno i rami dritti con foglie molto grandi, i frutti sono di color rosso brillante come la polpa e il succo, hanno sapore dolciastro perciò sono utilizzate anche per il consumo fresco e per produrre marmellate. Infine le marasche che sono piante di taglia piccola come anche le foglie e i frutti, i quali sono usati dall'industria per la produzione di liquori.
Portainnesti.
Il portainnesti più usato dai vivai è il franco, che da un notevole sviluppo alla pianta ed entra in produzione dopo 6-8 anni. Il franco preferisce terreni sciolti, molto profondi e drenanti. Un'altro portainnesto e il malebbo, che da un ridotto sviluppo alla pianta e si adatta molto ai terreni poveri, secchi e sassosi molto frequenti nelle zone collinari. Il malebbo rende la pianta meno longeva, ma anticipa la messa a frutto e ne esalta le qualità organolettiche.
Impollinazione.
Moltissime varietà di ciliegio dolce sono autoincompatibili, perciò è spesso necessario piantare almeno due o tre piante vicine di varietà diverse.
La concimazione.
Anche per il ciliegio si consiglia di usare concimi organici, come il letame o lo stallatico. Per aver abbondanti produzioni di ciliegie si può concimare con abbondanti dosi di azoto e con dosi leggermente inferiori di fosforo e potassio.
Le malattie.
Oltre alla possibile presenza di cocciniglie e di afidi, si segnalano casi di mosca delle ciliegie che depone le uova nei frutti, le larve si ciberanno della polpa succosa una volta schiuse le uova. Altri patogeni di origini fungina sono il corineo che produce delle macchie sulla foglia che necrotizza i tessuti lasciandole bucherellate, la ruggine che colpisce la pagina inferiore della foglia arrossendola e portandola rapidamente alla caduta e infine la ticchialatura che può danneggiare fogli, fiori e frutti.