martedì 3 giugno 2008

Olivo-insetti dannosi: Cocciniglia mezzo grano di pepe (Seissetia olea)

Questo insetto è un Coccide e vive soprattutto nell'olivo e gli agrumi in generale, ma vive tuttavia su altre piante arboree ed erbacee comprendenti: oleandro, albero di giuda, evonimo, lentisco, aralia, palme, zucca e carduacee spontanee. Le infestazioni sull'olivo, interessano i rami, i rametti e la pagina inferiore delle foglie, dove le neanidi si localizzano lungo la nervatura principale. La cocciniglia causa deperimenti vegetativi, defogliazioni, disseccamenti di rametti, cascola e scarsa fruttificazione. La neanide (fase giovanile della cocciniglia) è di colore giallognolo, e divengono più scure durante lo sviluppo.
Il maschio è alato e compare raramente, la femmina adulta, misura circa 5 mm e il suo corpo è completamente ricoperto da uno scudetto di cera convesso (sotto il quale si sviluppano le uova) con disegnata sopra una H. Gli abbondanti escrementi zuccherini prodotti dalle femmine creano asfissia e provocano vari ustioni (effetto lente), ma creano anche un forte richiamo alimentare per le formiche.
Lo sviluppo della cocciniglia è favorito nelle annate con autunno e inverno miti e con estate umida e non eccessivamente calda. La lotta contro questo dannosissimo Rincote è di tipo agronomico ma anche di tipo chimico.
Il metodo chimico prevede una soglia d'intervento pari a 2-5 neanidi per foglia, o anche 1 femmina ogni ogni 10 cm di rametto. Nel caso si superi la soglia di intervento, si interviene con fosforganici e oli bianchi (si evita l'uso dei primi per l'alta tossicità anche verso l'entomofauna utile, si preferisce il secondo per il motivo opposto). La lotta agronomica si avvale di potature energiche e di basse concimazioni azotate.