La Dacus oleae è il più importante fitofago dell'olivo; esso è diffuso in tutti gli oliveti italiani. La larva della Mosca dell'olivo misura circa 8 mm, ha un'apparato masticatore costituito da due mandibole nere, ad uncino, ben visibili ad occhio nudo, è di colore giallognolo ed è più sottile verso l'estremità cefalica. L'insetto adulto somiglia ad una mosca di piccole dimensioni (4-5 mm) con un apertura alare di 10-12 mm., presenta capo fulvo con occhi verdastri. Il corpo è di colore grigio ed le ali sono trasparenti, con due piccole macchie scure alle estremità. L'alimentazione di questo dittero, nello stato di larva, è la polpa dei frutti, in cui scava varie gallerie, e in caso di alta umidità le drupe bacate, vengono invase da microrganismi che provocano marciumi con conseguente cascola, invece quando diventa adulto si nutre dei succhi che fa fuoriuscire dalle diverse parti verdi della pianta dell'olivo, tramite il suo apparato boccale tipicamente pungente-succhiante. La Mosca dell'olivo è uno tra i principali vettori della Rogna dell'olivo.
La lotta per questo insetto, è di tipo chimico e segue i criteri della lotta guidata e intrgrata; essa viene effettuata con trattamenti al superamento della soglia di intervento, che è stata valutata circa per il 6-8% di drupe infestate. I prodotti usati sono i fosforganici ad esempio: diazinone, dimetoato ecc. Ma la lotta contro la mosca dell'olivo può anche essere di tipo agronomico con l'uso di trappole avvelenate. Ricordiamo che la mosca dell'olivo risente molto dell'alternanza di temperatura che per lei diventa un fattore limitante: infatti l'attività di volo inizia quando la temperatura supera i 14-18 °C e si arresta quando la temperatura supera i 31-33 °C; inoltre il susseguirsi di giornate estive caratterizzate da alte temperature quindi maggiori di 30°C, con una bassa umidità ed assenza di pioggia causano un'elevata mortalità delle uova e delle larve presenti all'interno dei frutti. Il rilevamento degli adulti si effettua con trappole termotropici, alimentari (avvelenate, prima che inizi l'ovideposizione) e sessuali (installate a fine giugno, 2-3 per ettaro), ma la soglia di danno si può stabilire anche con la raccolta di un tot di drupe raccolte a caso, provenienti da un tot di piante, ed esaminare le varie drupe, stabilendo il grado e la percentuale del danno subito, ad esempio su 100 drupe sono state attaccate 20 drupem, il grado del danno e del 20%.